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Recensione “Storia di Marú che sapeva ascoltare la bellezza del mondo”

23 Febbraio 2021

Perché una recensione? In realtà è solo una mia riflessione ma per Google devo scrivere recensione e non sto qui ad annoiarvi sul perché. Il dialogo che si è instaurato tra noi sui social mi piacerebbe fosse condiviso anche sul blog. Per questo cercherò presto di semplificare la chat, scrivere più spesso, essere più chiara in quello che faccio e “compagnia bella” per dirla alla Salinger. Ho letto questo libro sotto il consiglio di Monica, favolosa cuoca, lettrice, artista e cultrice del bello che ho conosciuto su Instagram. E visto che leggo tanto e scrivo molto ma non pubblico mai, perché sono una disunita, vorrei farlo con naturalezza, senza pretese, così come mi viene. Parlare di libri può far solo bene.

Una favola per metà

<<Dove eri finita?>>

<<Mi sono persa>>

Inizierei da qui. Dal mi sono persa. Forse perché questo anno come tutti mi sono persa un milione di volte. Avrei bisogno di sentire una favola bella, con un lieto fine, di sentir parlare solo persone che valga la pena ascoltare ed invece qui gridano tutti. Arriva questo libro e come vi dico sempre nelle Storie trovandomi d’accordo con Monica e con molte di voi: un libro ti trova. Non sei tu a cercarlo. Ho fatto un’iniziale fatica a cambiare registro. Stavo leggendo Virginia Woolf e tutto ad un tratto mi sono ritrovata in una favola “semplice”. Non era una favola, forse lo era per metà.

Marú sapeva ascoltare la bellezza del mondo

Lascio il registro di Virginia, le do del tu, siamo amiche😆, e mi immergo nella lettura di “Ródenas”, non guardo neanche chi sia, perché odio essere influenzata e perché se il libro mi ha trovata qualcosa deve dirmi e non mi importa chi sia a dirmelo. Comunque dopo ve lo dico chi è. Anzi no. “Tone of voice” semplice ed elementare, colloquiale. La protagonista comincia un cammino ed improvvisamente tu la segui. Lo sai che è assurdo, è inverosimile che una storia del genere possa compiersi, se ne stupisce la protagonista stessa (come fanno i suoi dolcetti cileni ad essere sempre buoni?) e per certi versi suona quasi scontata, troppo semplice. Ma il bello è proprio questo. Ad un certo punto non puoi più fare a meno di quella citazione ad inizio di ogni capitolo che ti riporta alla mente quanto tutto sia maledettamente semplice e tu maledettamente impicciato.

Il tempo al centro della storia

Al centro della storia “la percezione che abbiamo del tempo”. L’autore in una metafora alla portata di tutti riesce a stratificare diversi livelli di comprensione del testo. Puoi ritrovare il pensiero Pirandelliano, molti filosofi greci che hanno dibattuto l’argomento, grandi pensatori dei nostri secoli ma puoi anche non fare alte considerazioni e trovarci “solo” la tua vita. Perché la storia nella sua semplicità restituisce a tutti un messaggio chiaro e limpido che ci accomuna nella sua spietata semplicità.

Il messaggio è che prima o poi tutti vogliamo fare un bilancio della nostra vita, smarcare i risultati, ebbene Il bello di questo libro è che ti dice che non devi farlo. Non serve a niente. il segreto è vivere il presente che è ” il solo istante che realmente possediamo”. Il futuro non ha avuto luogo, il passato non c’è più, bisogna “vivere nell’istante” .

Un viaggio impossibile ed incontri apparentemente casuali che condurranno la protagonista Marú a destinazione. La prevedibilità della storia che all’inizio mi infastidiva diventa la chiave che mi spinge a leggere perché ormai da lettore so che l’essenza del libro non è la trama la quale è un puro espediente narrativo per parlare del proprio cammino interiore. La saggia Marú ascolta e poi leva i nodi nel pettine altrui e sa che ha guadagnato un altro tassello per lei. Presta attenzione a cogliere i segnali che annunciano l’attimo giusto da cogliere. Sai quegli eventi apparentemente insignificanti che ci accadono ogni giorno? Sono legati come le perle di una collana. Ogni evento spinge ad un cambiamento ma la vita è cambiamento, composta di istanti mai uguali tra loro. Noi stessi non siamo mai uguali a qualche secondo prima.

Marú riflette proseguendo verso la sua meta, riflette sulla condizione dell’uomo paragonata alle api che la sanno lunga sulla vita di gruppo e sull’individualità che non primeggia ma partecipa al tutto. Ed i gatti, anzi una gatta, che non ha bisogno di pianificare un bel niente, non ha aspettative sul futuro e vive qui ed ora e ci insegna che “non ha senso arrovellarsi il cervello ogni giorno, impazzire rimuginando sul passato o sforzarsi angosciosamente di anticipare un futuro incerto.”

AVERE FEDE. Che l’autore ci ricorda non vuol dire essere pigri. Nella recensione della nostra vita dobbiamo poter dire di esserci mossi. Dobbiamo credere che i nostri obiettivi saranno raggiunti ma anche fare il primo passo verso quella direzione.

E niente forse la mia è una recensione bislacca, non ha presunzione di essere considerata tale e men che meno autorevole, ma solo una condivisione di una lettura che mi ha fatto bene. E magari farà bene anche a te. In questo momento storico pieno di incertezze la paura di fare passi falsi è grande. Il proiettarsi in avanti fa cadere indietro. Siamo qui oggi ed in questo istante che scrivo. Il fallimento, la tragedia e le aspettative vengono trattate in questo libro in maniera salvifica. Alleggerendoci l’animo, facendoci sentire meno sotto pressione. Sussurra di fare pace con noi stessi e di perdonarci. Di smetterla di essere così severi. Vorrei essere saggia e ponderata ma sono Marta e deve andarmi bene così❤

Cosa stai cercando di dirmi adesso? Domandò Marù ma non ottenne risposta, perciò decise di seguirla.

Se ti ho incuriosito e vuoi acquistare il libro di Gabri Ródenas dal titolo “Storia di Marú che sapeva ascoltare la bellezza del mondo” puoi seguire il mio link di affiliazione con Feltrinelli cliccando qui.

Ovunque lo comprerai spero che lo leggerai e ti accarezzerà l’anima come ha fatto con me. ❤❤❤

Se ti va di leggermi ogni tanto invece “pigia” su questi due bei pulsantini qui sotto. Che sono diventata così brava a farli che mi faresti felice! 😆. Non sono una stalker, troppo pigra e solitaria per esserlo.

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2 Comments

  • Reply Monica 23 Febbraio 2021 at 09:11

    Buongiorno Marta, prima di tutto grazie per le bellissime parole, sei un po’ di parte ma va bene così 😉 penso che il nostro incontro su instagram non sia stato casuale, come per il libro. La tua recensione (ed è una Recensione con la erre maiuscola) è perfetta, riproporre per filo e per segno quello che si prova leggendo il libro. Abbiamo viaggiato con Marù, pedalato e mangiato dolcetti insieme a lei. A lei che ci ha riportato al nostro presente, al punto di partenza.
    Marta ti abbraccio forte e grazie per la tua amicizia 😘

    • Reply Marta 23 Febbraio 2021 at 10:54

      Grazie mille Monica! È bello condividere libri e pezzetti di strada seppure virtuale🌸 ti abbraccio😊

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    Le Perle di Marta