Organizzazione

Quando nulla quadra tu fai un cerchio

9 Marzo 2023
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Quando nulla quadra tu fai un cerchio. Ho fatto un cerchio e ci ho scritto quello che mi serve realmente in questo periodo. Vincono la calma, il silenzio, la compagnia di qualità, l’ordine, un programma mentale per il lavoro e del tempo per leggere. Li ho guardati tutti scritti nel cerchio e non mi sono sembrati scopi così irraggiungibili o diversi da quelli che avevo un anno fa. Ma una differenza sostanziale in realtà ci sta. La leggerezza mentale, che già di carattere non mi definisce, con questa pandemia è venuta ancora meno.

Il Prima che non quadrava

Prima, perché ormai c’è un PRIMA grosso come una casa, avevo delle routine molto banali, ma che mi aiutavano a mantenere la mia testa in asse. Mi sono sempre nutrita soprattutto dell’endorfina che naturalmente si rilascia nella mia testa quando prendo una decisione all’ultimo minuto. Adoro poter decidere “cose” sulla scia dell’entusiasmo del momento. Adoro anche organizzare e programmare a medio termine ed ora mi rendo conto di quanto non abbia alcun senso.

Come i monaci Buddhisti preparano mandala di sabbia, bellissimi e concentrici, dettagliati e minuziosi, che poi guardano per un secondo per poi soffiarli via, per insegnarci e ricordare a loro stessi la poca importanza che hanno le cose che facciamo, così io oggi mi trovo come molti a ricominciare e ricominciare ma il mio mandala non è mai compiuto. Quando una cosa è compiuta? Considerata finita? Respiro.

Respiro e faccio un cerchio

Quando nulla quadra tu fai un cerchio. Lo faccio. Ci metto le cose che contano e che stanno nel palmo della mano. Ho la paura folle di perderle e mi verrebbe di stringerle fortissime. Ma non lo farò, non più del solito. In questo periodo senza più confini è come se il vento ci soffiasse pian piano ogni giorno e portasse via un granello alla volta. Niente folate solo un vento leggero e tiepido che erode senza essere visto. Che porta via senza lasciare tracce del suo operato. Io sono lì che metto un granello alla volta sul palmo della mia mano, con un occhio al sole che sale e scende nel cielo come nulla fosse, con l’altro occhio alla mano perché devo guardare bene dove finisce il palmo ed iniziano le dita.

Formichina operosa in una lunga stagione di approvvigionamenti. Accumulo provviste per l’anima in questo lungo inverno che stiamo vivendo. Penso a quali cambiamenti fare per non sentirmi più fuori luogo e fuori fase, a quanti intorno a me stanno soffrendo in modo violento e profondo. Penso al modo assurdo di manifestare la paura ed il dolore che molti hanno. Assillanti voci che urlano ma non sanno ascoltare. Che richiedono egoisti la tua totale attenzione con cui appagano il loro vuoto gigante senza dare nulla in cambio.

Così deve essersi sentita la terra in tutti questi anni popolata da noi esseri inumani e fastidiosi. Vocianti ed irrispettosi, padroni illegali ed ospiti sgraditi. Siamo durati più del fastidioso pesce che dopo tre giorni puzza. Abbiamo reso tanfo l’aria che noi stessi respiriamo a pieni polmoni. Come esco da questo stato di delusione e disappunto? Come attraverso questo che sembra un gigante pantano in cui affondare e non risalire? Scrivo il mio disappunto e poi soffio via. Lo fermo e lo caccio via come sabbia. Poi mi fermo. Come un monaco.

Penso e respiro piano. Disegno un cerchio e lo riempio di luce, lo guardo bene e ci vedo brillare le mie mani operose che possono ancora fare molto, vedo la mia testa stanca avvolta in una eclissi lunare, vedo nebulosi i miei pensieri e disordinati i miei progetti. Ma vedo ancora e mi intenerisce questa immagine di me che pensavo di essere “grande” e che sono al contrario così impotente. Mi sento responsabile e come tale piena di confusionaria buona volontà. Ricominciare e ricominciare. Tendo la mano a chi non ce la fa e accetto la mano di chi aiuterà me quando sarò io a non farcela.

Quando nulla quadra tu fai un cerchio. Riempilo di luce, lascia un posto all’ombra per quando tutto è troppo. Riposati e pensa che sei in un cerchio luminoso ed accogliente e che sono solo quelle poche cose lì intorno a te le cose da gestire.

Con affetto

Le Perle di Marta

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4 Comments

  • Reply Paola 24 Maggio 2021 at 17:58

    Non lo ricordo mica il momento in cui ho iniziato a seguirti ma leggerti oggi mi ha ridato una gran serenità… bello bello questo scritto, una perla.

    • Reply Marta 24 Maggio 2021 at 19:07

      Grazie di cuore😊📿

    • Reply SabrinaZen 20 Agosto 2021 at 16:06

      Sei la mia scoperta speciale di oggi… Hai espresso in un modo perfetto e poetico il mio sentire… Grazie 💜

      • Reply Marta 20 Agosto 2021 at 16:36

        Grazie a te di aver letto e condiviso 🧡

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